martedì 9 giugno 2015

Non giudicate e non sarete giudicati ( parte prima)

Una delle più belle espressioni del Vangelo e che rappresenta la radice comune di tutte le psicoterapie degne di queste nome è:

“ Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato” (Luca 6,37).

Nella versione di Matteo (7, 1-2) diventa:

“Non giudicate, per non essere giudicati; [2]perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati”.

Come tutte le espressioni che scopriamo nei testi sacri, ci troviamo di fronte ad un testo stratificato, con diversi livelli di significato, via via sempre più profondi. In che modo questa espressione parla di noi e a noi?

Nessun commento:

Posta un commento