Come
applico agli altri il mio giudizio, così gli altri giudicheranno me.
Dobbiamo notare il futuro. Giudico e poi sarò giudicato: è una
conseguenza futura di un'azione presente. Tutte le volte che giudico
apro la strada ad un giudizio futuro che piomberà su di me con la
stessa forza e ferocia con cui l'ho esercitato. Perchè ciò che
giudico con così grande durezza è dentro di me. Giudico negli
altri ciò che è nascosto in me ed che non vedo se non attraverso
l'altro. Il mio sdegno verso l'altro è la misura, direttamente
proporzionale, di ciò che vi è in me.
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