mercoledì 17 giugno 2015

“...e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa ... Tu che ne dici?».”


...e, postala nel mezzo, 4 gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».”

Letteralmente “fatta stare in mezzo”. L'adultera è messa al centro della scena, è oggetto della legge ed essa stessa corpo del reato. E sarà questo corpo ad essere oltraggiato, colpito, lacerato.
L'autorità sociale conosce già la pena per il reato, non c'è discussione: ci si appella al principio di autorità, a Mosè. La sanzione è un supplizio pubblico, la lapidazione, a cui partecipa la folla (gli altri, i giudicanti). Espiazione pubblica con diritto di vendetta, infatti gli accusatori partecipano all'esecuzione. La responsabilità è di tutta la comunità perché ciò che è stato commesso è contro le leggi della comunità. I testimoni sono i primi a scagliare le pietre della pena. Tutto è pronto ma si vuole chiedere a chi istruisce fuori dal Tempio, si vuole conoscere la valutazione di questo nuovo Maestro. “Tu che ne dici (lego)?”

Il termine (legô) può essere tradotto anche con insegnare, esortare, consigliare. 
"Tu cosa insegni?” 
 





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