1
“Gesù
si avviò allora verso il monte degli Ulivi.”
Possiamo
leggere i Vangeli come cronaca oppure come significato da
interpretare di cui i fatti narrati alludono ad altro. Sul monte
degli Ulivi ci si “alzava”, ci si “elevava”, si andava a
meditare e a pregare. Gesù trascorre la notte. La notte rappresenta
l'ombra, la parte oscura di noi che Gesù conosceva così bene.
2
“Ma
all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui
ed egli, sedutosi, li ammaestrava.”
Passata
la notte, tornò nel tempio, centro spirituale collettivo, sociale.
Dopo aver percorso, attraversato la propria interiorità ritorna agli
altri. Fondamentale è il ritrovarsi prima di trovare il prossimo.
Quando io sono me stesso (nel testo in greco “autos”), io stesso,
attiro
il popolo, gli altri, che riconoscono in me, l'autenticità e posso
istruire (“didasko”).
Solo
quando io sono veramente me stesso posso sensatamente istruire gli
altri. E non in piedi in posizione di autorità, ma seduto.
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