sabato 20 giugno 2015

“Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.” (Gv, 8,6): parte prima.

Un gesto che nei secoli è stato interpretato in molti modi. Ad una domanda “Tu cosa dici?” risponde con un gesto.
Ricorda i mudra buddisti cioè una modalità non verbale di comunicazione e di espressione costituita da gesti e posture del dito.
Anticipazione della contemporanea pragmatica della comunicazione: la modalità di comunicazione non verbali è più potenti rispetto alla comunicazione verbale. Il gesto è già una risposta.

Nella lingua ebraica la radice della parola che indica la mano è la stessa della parola conoscenza. La conoscenza è qualcosa di concreto, tangibile, che si può toccare. Simbolicamente, in molte culture, usare la mano desta o la mano sinistra non è la stessa cosa. Nell'ebraismo la mano sinistra è la mano di Dio (indica la giustizia), la mano destra benedice, significa misericordia e rappresenta l'autorità sacerdotale. Anche le diverse dita della mano hanno un significato simbolico diverso. Se supponiamo che Gesù abbia scritto con l'indice possiamo scoprire che questo è il dito della protezione, dell'autorità, dell'accusa. Anche l'azione del chinarsi verso terra ha un significato. Numerose sono le domande a cui si possono dare solo risposte ipotetiche. Perchè risponde con un gesto? Quale mano ha usato? Quale dito? Cosa ha disegnato o scritto? Cosa può dire questo versetto a me, singolo?



1 commento:

  1. “Ogni gesto di un essere umano è sacro e pregno di conseguenze.”.
    Paulo Coelho

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