Anche Gesù subisce il tradimento in più forme (da Giuda, il cassiere del
gruppo a cui avevano dato fiducia; dagli apostoli addormentati; da Pietro, uomo di fiducia e pietra angolare,
il triplice rinnegamento) ed infine dal Padre stesso.
Elì Elì lemà
sabactàni (Ηλει Ηλει λεμα σαβαχθανει)
“Verso le tre, Gesù
gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio
mio, perché mi hai abbandonato?» “
Vangelo di Matteo, 27,46.
Questo è l’urlo universale dell’adolescente abbandonato dal
padre assente che, nella nostra
contemporaneità , al momento del bisogno manifesta la sua assenza. E’ la fiducia del figlio sofferente
inchiodata dal tradimento del padre.
“Perché bisogna dire chiaramente che vivere o amare soltanto
là dove ci possiamo fidare, dove siamo al sicuro e contenuti, dove non possiamo
essere feriti o delusi, dove la parola data è vincolante per sempre significa
essere irraggiungibili dal dolore e dunque essere fuori dalla vita vera. E non importa quale sia il vaso della
fiducia: l’analisi, il matrimonio, la chiesa o la legge, qualsiasi forma di
rapporto tra gli uomini e, oserei dire,
di rapporto con il divino. Anche qui, parrebbe, la fiducia originale non è ciò che Dio vuole.” J.
Hillman “Puer Aeternus”.
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